LE FOTO
dal 1960

1960 ai Cappuccini

Le prime esperienze musicali con il mandolino di nonno Alfredo.
Io purtroppo non conobbi mio nonno, che era conosciuto come buon musicista, suonava anche la chitarra e il violino.
Lo strumento, che ho in mano ha la forma portoghese (piatta) e risale agli inizi del 900.
Io iniziai suonando mazurche e tanghi insieme a mio fratello, che già aveva una chitarra acustica e andava a scuola di musica.

1962 Colle San Lorenzo

I primi events con gli amici della parrocchia di S. Salvatore.

Il complesso si chiamava “THE DIAMONDS”, con Alfredo, un compagno di scuola, alla batteria.

La scritta in rosso sulla cassa della batteria fu un’idea mia.

La chitarra che suonavo era di mio fratello. Insieme costruimmo il Pickup, avvolgendo il filo di rame, che allora si comprava a peso.
Il tutto depositato in una scatoletta di metallo per siringhe con un magnete al centro.
Ecco la mia prima chitarra elettrica.

1963 "The Boys"

I primi passi.
Le serate con il complesso “The Boys”
Prima Formazione:

  • Lucio Casalini “Patrizio”, Canto
  • Luciano, Chitarra “Framus”
  • Piero Riommi, Batteria
  • Chitarrista pazzo di S.Eraclio (non ricordo il nome)
  • Roberto Moretti, Piano

In principio con “I Boys” si provava a casa del tastierista.
Tutti insieme comprammo un’amplificazione Davoli “Ecorec 2°” da 70 w. a valvole con eco, che per quell’epoca era il “non plus ultra”.

Dicembre 1964 "The Riders"

“The Boys” cambiano in “The Riders”.
Il gruppo naque nel 1964 a Foligno.
Una certa professionalità si raggiunse dopo un anno di prove e serate.

  • Lucio Casalini “Patrizio”, Canto
  • Sergio Raponi, Batteria (che diede il nome al gruppo)
  • Roberto Moretti, Piano e Basso
  • Gino De Dominicis, Chitarra “Framus” Bianca a tre Pickups
  • Luciano Piccinno, Chitarra “Framus” Verde a due Pickups.
FRAMUS-STRATO-verde-Luciano_vert
Ecco le “Framus” (fac-simile)
di Gino (Bianca a tre Pickups) e
di Luciano (verde a due Pickups)
Non avevamo solo una divisa, ne facemmo fare tre o quattro diverse per ogni occasione. Colori sgargianti e cangianti, camicie con pizzi di diversa lunghezza, maniche sblusate o attillate, giacche strane da palcoscenico.
Con i “Riders”, per non sentire le lamentele dei vicini, prendemmo in affitto un localino e li provando di pomeriggio, potevamo fare il chiasso voluto.

1965 a Rasiglia

Al campeggio con gli amici. Tutti insieme a cantare le novità dei Beatles. Che bello, anche se stonati. Ugo, il mio migliore amico e compagno di scuola, aveva tutti i dischi della Band di Liverpool. Quando andavo a casa sua a studiare, si sentivano i dischi e ci divertivamo. Io suonavo e lui cantava (aveva una bella voce).

1965 "The Riders"

Si suonava quasi tutte le domeniche pomeriggio al Roof Garden dell’Hotel Umbria a Foligno, il sabato sera d’inverno al nuovo mondo di Montefalco, mentre d’estate alla Terrazza Oliva di Trevi.
Ma questo è per citare alcuni posti.
All’epoca non c’erano i “Floppy Disk”, non c’erano le basi pronte, non c’era, chi faceva finta di suonare o di cantare, come si fa oggi.
Le orchestre dovevano saper suonare veramente ed è per questo che suonavamo un po’ dappertutto.
Erano i proprietari delle sale da ballo, che ci venivano a cercare a casa. Per questo non avevamo tempi morti, tranne il mese di Novembre, che era ed è tuttora dedicato al ricordo dei defunti.

Generalmente ci si spostava con due/tre auto a seconda del tragitto e delle attrezzature portate, ma era sempre la vecchia Fiat 600 familiare bianca del padre del pianista, che faceva il carico maggiore e arrancava e sbuffava senza mai dire di no. Per come era carica, poteva essere paragonata alla 313 di Paperino quando andava al mare coi nipotini, è un ricordo bellissimo.

Nel 1965, l’altro chitarrista Gino De Dominicis bravissimo interprete degli Shadows, decise di comune accordo con tutti noi di lasciare il gruppo per impegni presi in altro ambito e questo ci fece gioco, perché potemmo mettere un vero basso di cui sentivamo la mancanza, nella persona di Piero Giuliani.

Lucio e anche Luciano volevano continuare ad un livello superiore, cosí di comune accordo decidemmo, che era finita li, anche perché il batterista (Sergio) era pasticciere e quando di notte finivamo di suonare, mentre noi andavamo a dormire, lui se ne andava in negozio a fare gli impasti per i cornetti del mattino successivo. Lavoro molto stancante.

Maggio 1965 il mio Equipment

  • Chitarra “Framus” a due Pickups.
  • Amplificatore “Davoli Studio” 25 Watt
  • Riverbero “Krundaal”
  • (anche il giradischi “Philips”)
  • Due chitarre acustiche.

…chi più ne ha, più ne metta…

16 Dicembre 1965 serata a San Eraclio

31 Dicembre 1965

Serata di San Silvestro con “NICO FIDENCO” a Trevi
  • Lucio “Patrizio”, (Canto)
  • Sergio, Batteria
  • NICO FIDENCO, Canto
  • Roberto, Basso
  • Luciano, Chitarra “Framus”
  • Angeleri, Piano
Noi accompagnammo Nico Fidenco anche in altre occasioni. Per es. “Roof Garden” dell’Hotel Umbria a Foligno.

1966 Dopo Lavoro dei Ferrovieri

Articolo di un giornale locale.

Servizio su Concorso “Italia Beat” a Foligno.
“The Riders” Formazione (in basso):

  • Sergio, Batteria
  • Piero, Basso
  • Lucio “Patrizio”, Canto
  • Luciano, Chitarra
  • Roberto, Organo<br>

Fender Stratocaster

La Fender Stratocaster di Gino
il suo Binson Echorec 2…
(fac-simile)

ECHOREC-2_Gino

…e il Binson 40W
(fac-simile)

BINSON-40_Gino

Fender Jazzmaster

La Fender Jazzmaster di Luciano e
la testata del suo Binson
(fac-simile)
BINSON-TESTATA

1966 serata a San Eraclio

La mia prima “Fender”. Una Jazzmaster del 1966 color Corallo.
Questa chitarra mi accompagnerà fino al 1977.
La vendetti a un famoso musicista di Colonia “Arno Steffen”, che non aveva solo una Band “LSE” ma era anche compositore di musica da Film per la “WDR”.

1966 serata a San Eraclio

Con Piero Giuliani alla Chitarra

1967 fatta la Patente di guida

La mia prima Auto: FORD Consul 315 di mio padre.

1967 Fotografia fatta nella
Stazione Ferroviaria di Foligno

Nel 1967 vincemmo il concorso “Eurodavoli” al “Salone delle feste“ del dopolavoro ferroviario di Foligno per la zona Foligno, Spoleto e comuni limitrofi. Nello stesso anno vincemmo anche il concorso “Note in festa” al salone del Convitto dei Salesiani ad Assisi. Ce ne fu anche un altro dove arrivammo solo secondi perché tra le tre canzoni da eseguire, una doveva essere ideata da noi. Ne facemmo una del nostro amico “Mac Porter” dal titolo “Adelaide”, che essendo anche lui cantante di colore ed amico del fratello del nostro organista, molto spesso veniva ad accompagnarci e cantare qualche canzone. Quando poi uscì fuori, che la canzone non era nostra, la giuria ci disse che non era ammissibile, litigammo un bel po’ anche con i primi classificati.

1967 "I Bho"

Un complesso di Bastia Umbra.

  • Valfrido Nonni, Basso
  • Luciano Ponti, Batteria
  • Luciano Piccinno, Chitarra (Fender Jazzmaster)
  • Paolo Ponti, Canto

1967 a Perugia

1967 a Perugia

Dicembre 1967 a Cosenza

Dicembre 1967 a Cosenza

1968 Estate a Cesenatico

1968 Estate a Cesenatico

1968 Lucio Casalini: "Patrizio"

Agosto 1969

Serata Pazza a Torre Pedrera

  • Walter, Basso
  • Gianfranco, Hammond
  • Ricobello, Sax
  • Paolo, Canto
  • Luigino, Sax
  • Giancarlo, Batteria
  • Io (Jimi Hendrix)

Agosto 1969 - Settembre 1970

In questo periodo suonai per divertimento con diversi complessi della zona:

  • I Rilevati (Perugia)
  • Cab 2 (Foligno)
  • Eva’s Hearths (Bastia)
    …e diversi altri, senza fare serate o manifestazioni.
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